Aria di cambiamento in casa Spes Artiglio, dove il presidente Massimo Romagnoli sta mettendo in atto una vera e propria rivoluzione in vista del prossimo anno. La prima novità è che appare sempre più vicino e più certo l’accordo con laFortitudo Roma per uno scambio di titoli tra le due società, scambio che porterà il club di via Boemondo a ripartire dalle competizioni provinciali nella prossima stagione. “Siamo in fase di trattativa, vedremo quali saranno i campionati a cui parteciperemo.” – Conferma il presidenteRomagnoli – “Si dovrebbe concludere tutto la prossima settimana, oltre a questo stiamo concludendo anche altri accordi con una società professionistica per fare una Juniores Nazionale e con un’altra società di livello internazionale.”
“Il prossimo anno proviamo a ripartire dai provinciali, ma gli investimenti saranno anche maggiori rispetto al passato perché quello che non utilizzeremo per fare l’Elite verrà sfruttato per migliorare la scuola calcio e l’impianto sportivo, rifatto con un sintetico di quinta generazione e secondo le ultime disposizioni per la sicurezza”. Per la Spes Artiglio, quindi, una soluzione che non vuole essere un passo indietro, ma piuttosto un taglio netto con il passato e un motivo di crescita. “Abbiamo voluto dare uno stacco rispetto alle stagioni passate perché sono state improduttive, in due o tre anni raggiungeremo nuovamente quei livelli. Questa stagione si è conclusa con due retrocessioni, significa che ci sono stati errori da parte di tutti, anche da parte della società. Ne faremo tesoro e ripartiremo. Questo periodo di transizione ci serve”.
L’obiettivo primario per la Spes Artiglio appare, quindi, essere quello di ripartire dalla propria scuola calcio: “Abbiamo una scuola calcio di circa 350 bambini, questo ci dovrebbe permettere di fare le squadre per l’agonistica senza andare a scegliere in altre società. Voglio investire sui ragazzi che crescono da noi e riconquistare l’Elite in tutti e quattro i campionati con i giovani della nostra scuola calcio. Penso che se prendi un ragazzo esterno quello dopo due o tre gare in cui non vinci e fai fatica abbandona, mentre un ragazzo cresciuto con noi ci mette più grinta e più determinazione, facendo la differenza anche se meno dotato tecnicamente. Il carattere è forse quello che è mancato lo scorso anno nelle ultime gare, causando forse le retrocessioni”. Per Massimo Romagnoli, quindi, tanta voglia di vedere i propri ragazzi dimostrare non solo il proprio talento, ma anche l’orgoglio e l’attaccamento alla maglia. “Per una società con una scuola calcio così grande è assurdo affidarsi a ragazzi che vengono da fuori e avere a che fare con genitori che chiedono la liberatoria non appena questi non giocano qualche partita. Voglio creare un ambiente sereno e un rapporto costruttivo con i ragazzi, che sia anche un punto d’incontro con le famiglie. Voglio migliorare, ma non intendo farlo offrendo a ragazzini classe ’99 rimborsi spese e regali come da tempo fanno altre società, ma potenziando il servizio medico, abbassando i prezzi della scuola calcio e proponendo pagamenti rateali a tasso zero. Vogliamo uscire fuori dal coro rispetto a quanto abbiamo visto negli ultimi anni e ripartire secondo l’idea che noi abbiamo del calcio.”